Essere uniti e parlare delle cose che vogliamo tranquillamente

La mia idea parla dell’errore, da cui nasce qualcosa di nuovo. Da una cosa sbagliata possono nascere molte cose belle. Facciamo festa, ci riuniamo tutti insieme e ci divertiamo, ci confrontiamo, lasciamo spazio alla nostra creatività. Non siamo mai soli, ma collegati agli amici, ci vogliamo bene e non ci dobbiamo mai sentire esclusi, ma uniti e legati dall’amicizia. L’obiettivo è cambiare qualcosa, rendendola più divertente, più strana, più bella, cercando di migliorarla. Per riflettere e affrontare le situazioni, con prudenza e coraggio, decifrandole. Cercare una via d’uscita anche fra quelle più complesse. Questa cosa accade se i docenti ci coinvolgono sempre, raccontando le loro storie personali, se ci dicono come dobbiamo comportarci, se ci spiegano le lezioni partendo da cose complicate, fino a farle diventare più semplici. Perché vogliamo superare la paura di non sentirci all’altezza, perché non sai chi hai di fronte. E non dobbiamo sentirci inferiori alle altre persone, ma pensare che sono esseri umani come no: non ce niente che li rende superiori. Noi vogliamo provare l’emozione di parlare di cose che amiamo, sentirci liberi di dire quello che pensiamo, di parlarne tranquillamente, senza essere giudicati. L’aula che serve è un posto dove aggiungere molti colori alla giornata, perché le giornate che passano sono ogni giorno un’avventura, sono una più bella dell’altra. L’aula diventa così: uno spazio dove stare insieme e divertirsi. Questa visione vuole proteggere la vita sulla Terra, perché ci aiuta ad essere sostenibili, perché la terra è la nostra casa. La dobbiamo rispettare. E proteggere.