UN MONDO MIGLIORE

La mia idea parla dell’errore, da cui nasce qualcosa di nuovo,
iniziamo ad usare la parola per salvare qualcuno.
Facciamo agli altri ciò che vorremmo che gli altri facessero a noi.
L’obiettivo è: creare con le nostre storie un ponte verso il futuro
per vivere il presente al meglio, perchè il tempo è un muro da superare.
I docenti raccontano le loro storie personali senza paura,
vogliamo superare i muri che non fanno costruire i ponti,
per provare l’emozione di sapere che questo avviene qui, perchè lo facciamo noi, insieme.
L’aula è disegnare le parole.
Questa visione vuole ridurre le disuguaglianze.

I nostri docenti parlano con noi senza timore o paura, perchè gli errori ci rendono ciò che siamo e ciò che insegneremo, usando il nostro pensiero che diventerà una parola e poi un gesto concreto, aiutando gli altri come noi avremmo voluto. L’obbiettivo dev’essere creare con le nostre storie un ponte verso qualcosa di nuovo per vivere il presente in modo migliore e più concreto, abbattendo i muri dell’indifferenza e della paura. Per questo in classe, come in tutti gli altri posti, dobbiamo disegnare parole e saperle metterle in atto, per avere un mondo migliore