Un posto in cui si può esprimere se stessi

L’idea parla delle nostre criticarci: servono per segnare l’identità, si crea una sospensione pazzesca dello spazio e del tempo. Le persone si sbloccano. L’obiettivo è fare emergere da ognuno la particolarità speciale che ha per crescere con il confronto. I docenti raccontano le loro storie personali senza paura, vogliamo superare la paura di non sentirci all’altezza, perché non sai chi hai di fronte, per provare l’emozione di quando parliamo di cose fuori dalle linee. L’aula è piena di disegni sui muri: si può disegnare ancora ed esprimere senza parlare, per sentirsi parte di qualcosa . Questa visione vuole ridurre le disuguaglianze. In quest’aula non si deve avere paura di far vedere quello che si è e le nostre particolarità, senza sentirsi giudicati o esclusi dagli altri, senza avere una maschera che si usa tutti i giorni solo per piacere agli altri. I docenti sono molto coraggiosi: raccontano cose belle e brutte sono successe a loro, davanti a una platea di ragazzini, senza sentirsi giudicati perché da parte nostra hanno un ammirazione immensa.